• Sassari, la torres, svegliarsi all’isola rossa, fare colazione al bar, il tramonto di marinedda, la festa della birra trinitaiese, il "Che", il genoa, la partitella di basket, l’alcool, gli amici, le tette enormi, la libertà, la birra, la fotografia, la musica, dipingere, correre, la gnocca, viaggiare, le sbornie, la pornografia, diego armando maradona, i led zeppelin, lo stomaco attorcigliato ed il cuore che batte per qualcuna (stronza), fottersene, george best, vivere una crisi, i cccp, mandare tutti a fare in culo, giocare a subbuteo, leggere, odiare, i p*mpini, il cibo, dublino, il mare, le amiche del mare, la d***a, il calcio, le donne, fabrizio de andrè, fare un giro con la vespa, l’amore, il venerdì sera, il cecio del giorno dopo, i libri, i pink floyd, gli assilli, le occhiaie sul viso, il comunismo, essere di sinistra, le scimmie, gli afterhours, alcuni films, la lista delle persone che mi stanno sul cazzo, la pasta al forno di nonna, janis joplin, le scritte sui muri, il culo di una ragazza che ho visto l’altro giorno per strada, i campari soda, la musica sassarese, ascoltare un vinile, mincionare, la figa, una bella bastonata, gli spaghetti n°5 aglio olio e peperoncino, le cazzate dette al bancone dei bar, il panino gorgonzola e mortadella di metà mattina, la colazione dei campioni, raccontare storie, i panini di renato, la sculacciata a pecorina, il poker in cantina di a******* con cassa di birra, la sigaretta cagando, festeggiare almeno un mondiale (io ne ho festeggiato 2), impennare, andare in libreria, i tatuaggi, pisciare in mezzo alla natura, i vecchi oggetti, stare da solo, i polizieschi italiani anni '70, cucinare per gli amici, farsi un giro in bicicletta, la liquirizia, il signor g. mina, giocare a carte, andy capp, i calamari fritti del "cormorano", la mattonella di melanzane della L, Capitan Harlock, Enrico Berlinguer, qualche serie tv, essere un Impiccababbu, l'nduja. il Duca Bianco, Charles Baudelaire, il mio orto, Snoopy, bestemmiare, i Joy Division, il gin tonic, Heminguay ………. To be continued

mercoledì 22 giugno 2016

Dov'è Mario?

Fin dal primo spot che annunciava l’evento, ho aspettato con impazienza quel momento. Non stavo più nella pelle. Trepidante e sicuro che anche questa volta non avrebbe deluso le aspettative. Sicuro che sarebbe stato fantastico e geniale come sempre. “Dov’è Mario?”, la mini serie TV di Corrado Guzzanti, è apparsa così. Potente, esplosiva e rivoluzionaria. E non poteva che essere altrimenti quest’ultima fatica di uno dei professionisti più amati e più citati del panorama italiano, che seguo fin dai tempi di Avanzi, Tunnel, L’ottavo nano, Pippo Chennedy show, ecc… ec… Pietra miliare della comicità sottile e raffinata, di un approccio alla risata diverso dal solito, in netto contrasto con le grossolanità populiste di questi ultimi anni (vedi quel coglione di Checco Zalone. Ti odio!!!). “Dov’è Mario?” è molto semplice. L’intellettuale Mario Bambea, radical chic e un po’ snob, ha un terribile incidente automobilistico. Dopo essere stato in coma subisce uno sdoppiamento di personalità. Nasce cosi Bizio Capocetti, il suo alter-ego cafone, omofobo, razzista e arrogante. Questa nuova personalità riesce a prendere il sopravento nei confronti della precedente. Riuscendo a intraprendere una carriera comico-trash, sputtanando evidentemente il lavoro dell’intellettuale. Tutto caratterizzato da una buona sceneggiatura, un ottima regia, dalla solita intelligente satira e dall’unico e inimitabile uso dell’italiano di cui Guzzanti è capace. Dove personaggi e situazioni sono così familiari che ricordano eventi e situazioni più o meno note di questo periodo. I piccoli camei di Mentana, Floris, Veltroni, Travaglio e della Gruber servono, oltre che a rendere la satira più tagliente, proprio a far capire che la storia raccontata è attuale e viva. Ma non pensate che sia solo una serie comica, potrebbe sembrare un “film de paura” per dirla alla Rokko Smitherson, un piccolo Horror, un trattato sociologico sulla paure e le angosce del futuro, ecc… ecc… Molto semplicemente direi che è il racconto di una storia. Una piccola sperimentazione che sottilmente insinua qualche dubbio. Essere o non essere? Capocetti o Bambea? Più Capocetti e meno Bambea? O il contrario? O tutti e due? O nessuno dei due? ….. “Amore io nun lo so che sta a succede, aiutame no, aiutame! non te enframezzà, aiutame a capì”

martedì 21 giugno 2016

Les Fluers du mal

di Charles Baudelaire (1821-1867) tratto da “Les Fleurs du mal” 1857

“Di certe idee
di certe voglie
di certi desideri
di certi progetti
di certi bisogni
di certi incontri
Amo la prepotenza”